La Lingua "Saussure insiste con forza sul carattere potenziale, sulla 'productivite'' e, come egli dice sulla 'cre'ativite'' della lingua: il fatto che una determinata combinazione sintagmatica esista ha una importanza assai minore del fatto che essa possa esistere" Tullio de Mauro, Introduzione al Corso di linguistica generale di F. de Saussure Le implicazioni della linguistica con le metodologie di indicizzazione del materiale in rete sono un sentiero ancora poco battuto123. L'analisi e la trattazione del materiale testuale attraverso i metodi statistici, sintattici e logici e' ancora un terreno inesplorato dalla ricerca. Perche' allora addentrarsi in questo campo minato? In realta' e' un argomento centrale che affronta, secondo l'ottica del gioco linguistico, la funzione di qualsiasi risorsa di ricerca e le pratiche attuate dagli utenti per far meglio indicizzare le loro pagine web, a favore della visibilita'. E quindi l'influenza di questi due aspetti sulla gestione concreta della parte testuale dei documenti html. I motori di ricerca hanno la funzione e il compito di soddisfare il piu' possibile le aspettative dell'utente. Le condizioni di risposta ad una richiesta devono essere sempre piu' efficaci e precise; dal punto di vista del motore di ricerca, questo deve fornire un'elevata velocita' di reperimento dei dati e ridurre al massimo il tempo di risposta alla query, senza perdere in precisione nel distribuire i risultati nei termini di pertinenza e rispondenza alle interrogazioni124. Dal punto di vista dell'utente, non in qualita' di ricercatore ma rispetto all'immissione in rete dei propri dati in fase di indicizzazione da parte delle risorse di ricerca, bisogna invece prendere in considerazione le tecniche e strategie sintattico-linguistiche che consentono ottimi riscontri orientati al ranking. Per visualizzare la questione in senso complessivo, occorre di nuovo evidenziare la netta distinzione esistente tra i due primari strumenti di ricerca attuali. Il motore di ricerca, che si basa su principi automatici: gli spider che cercano in Internet le pagine per la costruzione del database consultabile dall'utente attraverso l'uso delle parole chiave. E la web directory, sorta di catalogo realizzato con il lavoro redazionale umano: navigazione manuale, estrazione delle informazioni ritenute piu' significative, organizzazione tassonomica dei contenuti. Molti dispositivi di ricerca usano entrambi i metodi di indicizzazione creando un mixer tra soluzione software e umana, ma l'incremento esponenziale di Internet impone sempre piu' una riduzione della seconda componente a favore dell'applicazione di agenti intelligenti. A livello linguistico i due differenti modelli di ricerca comportano che il motore di ricerca garantisca una completa sistematicita' ed indicizzazione a vasto raggio dei documenti esistenti in rete, secondo la filosofia dell'"indicizzare tutto", con il risvolto negativo di aumentare il grado di incertezza ed ambiguita' del valore semantico delle unita' lessicali125. La web directory risolve, in parte, il problema del significato delle parole offrendo piu' ordine e coerenza, pur offrendo una minore quantita' di materiale indicizzato e provocando ritardi nell'aggiornamento dei risultati consultabili. Lo slogane' "indicizzare il meglio", ma la lentezza degli operatori umani in confronto agli agenti software, sia in fase di primo recupero dell'informazione che delle successive visite ai web site (sottoposti a continui aggiornamenti) penalizza sotto il profilo quantitativo la web directory. Poiche' il problema della categorizzazione degli elementi linguistici e delle loro attinenze concettuali riguarda in maniera minore le web directory, l'oggetto di questa analisi si focalizzera' unicamente nell'attivita' svolta dai software. Le scelte redazionali, le posizioni interpretative decise dagli operatori umani, se da un lato possono risultare piu' o meno condivisibili, dall'altro certamente eliminano quello scarto di attribuzione del significato e della pertinenza esistente nell'azione degli agenti software, la cui azione ricade proprio nel campo dei giochi linguistici. Dare senso ai motori di ricerca Il problema precipuo che riguarda il rapporto della ricerca in rete con la linguistica e' costituito dalla significazione variabile delle unita' linguistiche minime (monemi e morfemi), le unita' linguistiche complesse nelle quali si possono distinguere le sottounita' (suffissi, prefissi e radicali), e l'insieme testuale, come una frase completa,che un motore di ricerca attribuisce ai risultati126. Considerando poi l'abnorme incremento quantitativo dei dati testuali in rete, la loro dinamicita' e la diversificazione della natura dei testi: testi scientifici, tecnici, poetici, legislativi, normativi, corrispondenza ecc. Una stessa idea puo' essere espressa da combinazioni multiple di differenti categorie grammaticali delle parole e costruzioni sintattiche. Si pensi, ad esempio, all'uso dei sinonimi che, se da una parte permette di evitare le ripetizioni e ridondanze degli stessi termini all'interno di un testo, dall'altra crea delle complicazioni non solo in fase di recupero delle informazioni, delegando agli spider maggior mole di lavoro da compiere, ma soprattutto nell'avanzamento del ranking, che si rapporta alla necessaria e incessante ripetizione nel testo delle keyword da promuovere. Si apre cosi' la discussione sulla ricerca in rete che funziona appunto sul modello di richiesta basato sulle parole chiave. Un modello che fa emergere la difficolta' di formulazione della richiesta e l'inerente ambiguita' della parola, in senso lato, nell'ambito del linguaggio naturale. Il problema viene chiaramente illustrato dallo scenario della ricerca di informazioni sul web, dove gli utenti si sentono fortemente impacciati di fronte alla form della query di qualsiasi interfaccia di un motore di ricerca: e' a volte problematico formulare richieste complesse che usualmente si riducono alla composizione di una sola parola o coppia di parole. Ma il percorso e' ancora lungo e irto di difficolta', perche' per ogni richiesta il numero di risposte che appaiono nelle hit e' altissimo, causando momenti di confusione e straniamento nei confronti dell'utente. Le ragioni di questo fatto sono da attribuire alla relazione tra identita' e differenze delle parole nel linguaggio naturale, e alle varianti interpretative delle richieste da parte dei motori di ricerca. Cioe', dando le stesse espressioni di interrogazione, riceviamo responsi concettuali diversi che dispongono su varie prospettive linguistiche l'informazione risultante. Rimedio a questo rilevante limite dell'information retrieval127 puo' essere escogitato dall'utente che deve elaborare una strategia mirata sforzandosi ed abituandosi ad usare query complesse e a giocare soprattutto con le espressioni linguistiche, in particolare usando la ricerca avanzata presente sui maggiori motori di ricerca. Puo' operare una selezione scegliendo in maniera chirurgica l'informazione reale desiderata, e restringendo il campo della domanda. Ma anche il motore di ricerca, attraverso un miglioramento del feedback, ottenuto allargando la concettualizzazione dei risultati, puo' a sua volta produrre un'espansione lessicale-semantica del significato delle parole. Alcuni ricercatori a proposito stanno lavorando nella direzione dello sviluppo di software, algoritmi, agenti intelligenti capaci di avvicinarsi sempre piu' alle esigenze dell'utente128. La macchina che "capisce" quali sono le intenzioni linguistiche dell'uomo: ecco l'obiettivo da raggiungere! Interpretare il linguaggio naturale, nel mondo linguistico-informatico,significa "parlare al motore di ricerca" semplicemente come si puo' interloquire con una persona qualsiasi che intenda la nostra stessa lingua. La ricerca di punta si sta dirigendo verso la progettazione di un motore di ricerca che vada al di la' della logica boleana e che ragioni seguendo la logica fuzzy129, un congegno di recupero informazioni al quale non verra' piu' chiesta un'interrogazione, come ad esempio - (dipinti near tempera) and "galleria d'arte" - ma -dove posso comprare un dipinto realizzato a tempera?-130 Il cuore dell'indicizzazione L'indicizzazione dei documenti e' l'operazione che permette di costruire, in modo ordinato e semplificato, l'indice del patrimonio di dati che viene interfacciato con gli utenti che desiderano effettuare le ricerche in rete131. Per il recupero delle informazioni i motori di ricerca si avvalgono di metodi e processi di indicizzazione progettati sin dagli anni '60132, che sono oggetto di continui studi e sperimentazioni per estenderne le potenzialita'. I vari metodi di indicizzazione perseguono l'obiettivo primario di costruire una specie di dizionario, interno al motore di ricerca, che risponda alle diverse esigenze degli utenti; basta pensare alla differenza tra una query composta da una sola parola o da una frase esatta. Come abbiamo visto nel precedente approfondimento la fase di indicizzazione si basa sul lavoro di analisi linguistica svolto in funzione delle istruzioni algoritmiche appropriate, applicabili alle svariate tipologie di informazione. Un momento topico del processo di indicizzazione che interferisce direttamente con la struttura ed il significato delle parole e' lo stemming. L'operazione di determinare le stems, cioe' l'identificazione dell'insieme di parole che posseggono la stessa radice, consiste nel radicalizzare (stem=radice) tutti quei termini che per estensione assumono differenti significati, ma che possono essere ricercati velocemente grazie alla medesima radice; ad esempio: arte-artista-artistico-artefatto-ecc.133. Questo procedimento di riduzione ad elementi-origine e' molto complicato e necessita accortezza, non tanto nel caso dell'esempio citato (art-), che rappresenta una radice che mantiene il valore concettuale anche con altre associazioni, quanto nei casi in cui il morfema lessicale (radice) potenzialmente e' in grado di stravolgere del tutto il concetto abbinato alla parola, ad esempio: porto-portinaia-portata-portale. Un metodo di indicizzazione, anche se difficilmente implementabile, che cerca di affrontare questi tipi di inconvenienti e' il Concept Index costituito dall'individuazione dei concetti cardine sui quali i termini relativi al documento da indicizzare, vengono relazionati attraverso la costruzione di una "mappa" ad hoc. Per intendersi, ad esempio, viene tessuta una rete concettuale intorno alla parola "animali" che comprenda i termini "felini", "bovini", ecc., e a sua volta a seguire "gatti", "tigri", e cosi via fino a giungere ai termini "ultimi", in maniera tale da poter navigare l'intera rete ritrovando il termine e quindi il documento che interessa reperire. Anche per questo metodo sorgono dei problemi quando ci riferiamo a materiale testuale di carattere generale o di tipo flessibile, difficilmente da contestualizzare e perlopiu' da concettualizzare. Un grosso aiuto alle problematiche che riguardano questi aspetti viene dalla realizzazione dei tesauri, che raccolgono i sinonimi, oppure le frasi esatte, ma sicuramente il futuro si sviluppera' sempre piu' verso l'applicazione dell'intelligenza artificiale. I diversi approcci metodologici attuali, le riflessioni teoriche e le ricerche tecniche che riguardano l'indicizzazione rimarcano il problema essenziale su cui ruota l'intero discorso di classificazione e ordinamento del linguaggio all'interno della comunicazione telematica: la pertinenza. La qualita' della pertinenza dei segni linguistici in rete tende ad essere ingabbiata e irrigidita, collocata in significati preconfezionati e statici, tralasciando i valori interpretativi e relazionali degli utenti. I motori di ricerca rendono un "oggetto" pertinente operando secondo il principio di esclusione (la parola ripetuta o insignificante e' eliminata) oppure in virtu' di regole correlative e di similitudine (i segni che producono gli stessi concetti sono raggruppati). Questo funziona; ma non dobbiamo dimenticarci che di fronte al chaos semiotico della rete ci sono degli individui pensanti ai quali non devono essere censurate le loro capacita' creative, combinatorie e ludiche, nel senso del linguaggio. Per dirla con Peirce: "il segno rappresenta il suo oggetto tramite il suo interpretante". Giochi linguistici Nel microcosmo del Web, a sua volta specchio ipertestuale della Rete dei saperi, il gioco linguistico che ne consente il monitoraggio e' il motore di ricerca. Secondo questa interpretazione il motore rappresenta il tentativo utopistico di realizzare un metalinguaggio universale - uno strumento che possa padroneggiare il chaos informazionale con la razionalita' del sistema-catalogo. Un linguaggio che vorrebbe parlare tutte le lingue134 padroneggiando il linguaggio reticolare dei saperi contemporanei che spaziano dal simbolismo chimico al codice genetico, dalle notazioni musicali alle matrici delle matematiche di avanguardia, dai linguaggi-macchina alla logica fuzzy135... Agli inizi del secolo il logico matematico Wittgenstein136 ha tuttavia dimostrato il fallimento di un simile progetto di creazione di un linguaggio universale, da lui stesso definito il fallimento del principio di unitotalita'. E' cioe' impossibile creare una "sintesi autorizzata da un metadiscorso del sapere"137, essendo il nostro linguaggio come "una vecchia citta': un dedalo di stradine e di piazze, di case vecchie e nuove, (...), il tutto circondato da una Rete di nuovi sobborghi con strade diritte e regolari, e case uniformi"138. Ma questa citta' linguistica, dalla prospettiva labirintica, non e' in grado di autorizzare alcuna legittimazione speculativa, tuttalpiu' consente un gioco di toponomastica139. Nei saperi contemporanei non esiste infatti alcuna verita', nessun criterio di legittimazione, ma solo la pratica linguistica e le interazioni comunicative140 possono delinearne il gioco ed esplorarne le combinazioni pragmatiche. Nella Rete informazionale che si presenta su web, i saperi come gioco linguistico manifestano due proprieta' dalle notevoli implicazioni pratiche: la flessibilita' del medium, che si esprime nella molteplicita' dei suoi linguaggi; il carattere di gioco pragmatico dove le mosse (come nel gioco degli scacchi) sono accettate in accordo al contratto stipulato in precedenza fra i giocatori141. Si tratta di un gioco linguistico particolarmente interessante perche', riferito all'information retrieval, implica almeno due tipologie di evoluzione dei saperi: un progresso che deriva dall'introduzione di nuove mosse nel quadro delle regole prestabilite ("pragmatica riformista"); e un progresso che e' invece da imputare all'invenzione di nuove regole, e quindi ad un mutamento del gioco stesso ("pragmatica rivoluzionaria")142. A queste due vie, in realta', si potrebbe gia' affiancare, in aperta contrapposizione, una terza pragmatica: la prospettiva sistemica. Una pragmatica che consiste nello stravolgimento non solo delle regole del gioco ma anche della stessa visione del gioco, tracciando un percorso concettuale che mina alle fondamenta, in maniera radicale, il quadro epistemologico qui delineato143. Ma questa proposta "artistica" di dadaismo epistemologico144 che richiede un profondo cambiamento di prospettiva intellettuale, verra' ampiamente discussa nell'approfondimento sulla ricerca caotica145. Per ora limitiamoci ad analizzare i due percorsi tracciati nell'ambito dell'information retrieval. pragmatismi Una volta fallito il progetto di un metalinguaggio universale146 - un utopico passpartout in grado di scassinare qualsiasi serratura linguistica e tradurre i saperi in un unico linguaggio147 - e' stato rimpiazzato da un nuovo principio: il principio della pluralita' dei sistemi, la cui descrizione viene cosi' affidata ad una dinamica pluralistica fondata sulla pratica dei giochi linguistici. Nel momento in cui crolla l'univocita' di un sistema universale c'e' forse solo spazio per una teoria e pratica dei giochi148. Anche il ramo della ricerca dell'informazione cosi' interconnesso con i linguaggi naturali e artificiali, registra l'esistenza e il riconoscimento di questo limite filosofico e teorico149. Limite a cui si e' tentato di ovviare con protesi tecnologiche150: il data mining e l'information retrieval. Sono strumenti, o meglio ambienti high-tech come nel caso dei motori di ricerca, che obbediscono al principio dell'ottimizzazione delle prestazioni: la performativita'. In questa metafora dei giochi linguistici sono anch'essi paragonabili a giochi la cui pertinenza non e' la verita' - la giustizia o la bellezza, bensi' l'efficienza151. Nella pragmatica che abbiamo definito "riformista", applicata al caso esemplare del top ranking, sappiamo che un sito acquista visibilita' quando viene correttamente gestita una serie di "mosse linguistiche" (tips and tricks), la cui pertinenza risiede soltanto nell'efficacia dell'operazione: la bonta' del metodo sta nel realizzare l'obiettivo (appunto il top ranking) spendendo quante meno energie possibili. L'aumento dell'output, nel senso di risultati ottenuti, deve corrispondere ad una diminuzione dell'input, nel senso di energia spesa. Il top ranking, secondo questo modello interpretativo, e' dunque un'attivita' imparentata al minimalismo e alla sottrazione152: un metodo che raggiunge ottimi risultati restringendo il campo dell'azione e della creativita'. Dal momento che ogni mossa linguistica e' unicamente vincolata all'ottimizzazione della visibilita' rispetto agli spider, finisce per risolversi in un'attivita' di sottrazione linguistica, fortemente limitata all'amministrazione dell'esistente - l'efficacia della keyword "pompata" sul motore di ricerca - piuttosto che condotta giocando sul piano di un'utopistica ricerca di sperimentazione linguistica. Al contrario, la pragmatica creativa (o "rivoluzionaria") consiste in una prolifica-provocatoria-ludica ricerca innovativa di stravolgimento delle regole del gioco che si contrappone all'atteggiamento conservatore di assoggettarsi supinamente alle mosse vincenti. Questa pratica e' quindi imperniata su un lavoro piu' profondo e sotterraneo153: il tentativo di creare ex-novo, contaminare e produrre/deformare senso nella ricerca di neologismi, in altre parole cortocircuitando l'ortodossia grammaticale verso un approccio underground e sperimentale dell'immaginazione linguistica154. Si tratta di una pragmatica155 che, liberando energie occultate nel "conservatorismo linguistico" del gioco del top ranking e sviluppando flussi magmatici dagli imprevedibili e disinibiti risvolti linguistici, consente sia di introdurre nuove mosse linguistiche, sia di cambiare le regole del gioco156. Solo il deturnamento linguistico, nel senso situazionista di Debord157, lo sperimentalismo semantico piu' sfrenato possono infatti generare un'autentica evoluzione nei giochi linguistici - e in particolare nel campo dell'information retrieval. A) La pragmatica riformista. L'esempio del top ranking. Nella ricerca dell'informazione in Rete - come nell'altra faccia della medaglia: l'introduzione dell'informazione su web- esistono come si e' visto due percorsi corrispondenti a due pratiche differenti. La prima e' la pragmatica, piu' conservatrice, fondata sul criterio performativo e, per come si sta verificando su larga scala in Internet, sta diventando la pratica consolidata di amministrazione del Web. Si basa sul principio delle ottimizzazioni delle prestazioni o, come si direbbe in chimica, sul criterio termodinamico158: produrre energia (informazione) senza creare eccessiva entropia (chaos)159. E' una via che, semplificata ai minimi termini, intende fornire informazione senza spendere sul versante energetico, il che equivale ad applicare un criterio efficientistico di miglioramento operativo minimizzando costi o rischi. Dal punto di vista del gioco linguistico e' il caso piu' volte citato del top ranking. Senza entrare nel merito della questione tecnica, esso e' un classico caso di aumento degli output / diminuzione degli input. Il Web Master che vuole pompare un sito sui motori di ricerca per renderlo visibile agli spider, cerca infatti il miglior risultato finale senza concessioni estetiche o performance artistiche. Egli cerchera' di dare risalto ad alcune keywords, ricorrendo ad un gioco linguistico unicamente finalizzato alla ricerca dell'informazione160. Il sito cosi' concepito verra' costruito, come nel caso di Amazon.com, secondo linee guida e parametri rigorosamenteinviolabili orientati al ranking: la parola book o cd (i due oggetti messi in vendita corrispondenti alle eventuali parole-chiave da enfatizzare) risultano i termini piu' reiterati, e pompati fino alla nausea, non solo nel testo ma anche nel codice html sorgente. Dal punto di vista linguistico non si impiega alcun sinonimo ne' si riscontra nessuna raffinata ricerca sul terreno della raverie linguistica o dei neologismi, poiche' la stringa chiave deve acquisire risalto ai fini del ranking. Quali effetti provoca tuttavia una tale interpretazione, senza ombra di dubbio restrittiva, della pragmatica performativa? Un impoverimento dei giochi linguistici che, incanalato nel tunnel della coazione a ripetere la keyword, ingenera una logica di costrizione ed involuzione linguistica. In questo caso il miglioramento delle prestazioni, misurabile in termini di visibilita' del sito, significa d'altro canto una limitazione delle caratteristiche formali e delle soluzioni realizzative. Tutto cio' che non e' funzionale, e quindi da illuminare al neon dei metatags, finisce nel cono ombra della rimozione forzata. Ma ci sono altre innegabili e preoccupanti conseguenze. Questa pratica produce una subdola equazione fra visibilita' in Rete - efficienza - ricchezza. Senza soldi non e' attualmente possibile finanziare uno studio specifico sulle piu' aggiornate tecniche del ranking, spesso affidato ad agenzie di settore dagli elevati cachet. E cioe' senza ricchezza, niente tecnica; ma anche niente ricchezza senza tecnica161. Infatti chi oggigiorno pur operando in Rete non risulta visibile nel contesto dei motori di ricerca, di fatto non esiste, e a sua volta ha scarse possibilita' di entrare nell'e-business. I motori di ricerca quindi diventano, da ambienti tecnologici di ricerca dell'informazione, un "momento di circolazione del capitale": offrendo visibilita' a chi e' in grado di escogitare soluzioni tecniche sempre piu' forzate e corrazzate, rendono sotto questo profilo la ricerca dell'informazione un prodotto alla stregua della merce in vendita nelle vetrine virtuali dell'e-commerce. Il motore di ricerca, ridotto nei termini di questa pratica del gioco linguistico finalizzato alla sola performativita', si trasforma in una forza "produttiva" che fluttua pericolosamente ai confini col mondo delle agenzie pubblicitarie. Fanno il resto l'invasione sempre piu' massiccia dei banners presenti sui motori, i programmi di partnership programs162 e i lavori tecnici delle agenzie di top ranking. L'amministrazione della ricerca dell'informazione cade cosi' sotto il controllo di una pragmatica unicamente orientata all'efficienza. In una simile situazione, l'unico paradigma accettato e' quello del gioco della potenza: non si ricerca informazione ne' si da' accesso all'informazione per soddisfare "sete di conoscenza"163 ma per accrescere la potenza. Il gioco che si fonda sul criterio efficiente/inefficiente e' un gioco che nulla ha a che spartire con l'invenzione linguistica o lo sperimentalismo concettuale, ma e' un gioco principalmente basato sulla forza. Non la forza di eliminare direttamente la concorrenza con atti di censura bruta come all'epoca dell'Indice dei Libri Proibiti164. Ma la forza, di natura economica e tecnologica, di giocare una mossa piu' efficace dell'avversario, stendendolo al k.o. con una serie di forzature del gioco linguistico - tattiche tutte orientate al successo del suo criterio performativo-tecnologico. Sono infatti mosse che, studiate a tavolino fin nei minimi dettagli, a loro volta dettano legge nelle normative vigenti in nome della presunta efficacia delle procedure165. E' tuttavia possibile rispondere a un simile attacco tecnologico che assomiglia tanto a un tecnocontrollo delle risorse? Esiste una strategia alternativa che, giocando con le possibilita' linguistiche e la creativita' artistica, puo' forse eludere a questo criterio tecnocratico che si sta consolidando come pensiero unico? La via "rivoluzionaria" della pragmatica creativa e' una delle risposte piu' stimolanti al quesito. Pur senza spiazzare in modo radicale lo strapotere di chi tenta di arrogarsi la fetta di maggior visibilita' del Web, come potrebbe verificarsi in una prospettiva sistemica di motori basati su paradigmi caotici166, la pragmatica creativa permette tuttavia di stravolgere i (con)sensi dei gioghi linguistici esistenti, limitando le derive tecnocratiche di controllo dell'informazione e tentando di garantire un buon livello di pluralismo dell'informazione stessa. B) La via rivoluzionaria o pratica creativa. La pragmatica creativa rappresenta a suo modo un modello emancipativo tanto delle piccole realta' storiche di Internet quanto delle realta' emergenti che, pur scarseggiando di risorse economico-finanziarie, sono dotate di una forte carica immaginativa e carisma cibernetico. Il sito olandese di xs4all ha ad esempio fatto scuola. Si tratta di un sito presente su Web dal 1995 ????? il cui nome si riferiva all'allora utopia dei primi cibernauti di fornire accesso alla Rete gratuito per tutti167 e che fin dall'inizio ha cercato di dare grande risalto all'impatto immaginativo non solo dei contenuti ma anche delle trovate linguistiche, di sicuro effetto come appunto lo stesso nome del sito. Basato sull'assonanza linguistica, sulla sonorita' dell'accostamento fra lettere alfabetiche e numeri che scaturisce dalla pronuncia inglese dell'espressione, xs4all - Access For All - come xs2web168, rompe innanzitutto la logica performativa or ora discussa e resiste alle tentazioni di legittimazione tecnocratica di chi invece si affida a trucchi di bassa lega... Gli hacktivists di xs4all169, come di Isole nella Rete170, giocano invece con le strategie subliminali171 e nei loro ricchi e ludici giochi linguistici privilegiano la fonetica172 alla semantica creando un deturnamento concettuale e uno spiazzamento semantico-intellettuale. Mutuando un armamentario di tecniche retoriche dalle poetiche dell'undergound beat e non solo (dal cut-up di Borroughs ai paradossi linguistici di Lewis Carrol173, dalle tecniche piu' sofisticate di scrittura automatica elaborate da Joyce alle punkzine fine anni '70174), la strategia dell'hactivism ha in effetti ricreato in Rete un accentuato sperimentalismo presente ad esempio nel cyberjacking di etoy175. E' un impiego della linguistica come gioco linguistico dalle enormi potenzialita'. La sperimentazione permanente citazionista - plagiarista - o cyberpunk nasce per deturnare l'esistente creando disordine vitale all'informazione online, che tutto deve essere ma non mufficata in stereotipi legati alla performativita' e alle esigenze strettamente commerciali. Se il principio di efficienza produce l'effetto di subordinare l'informazione (e a sua volta la ricerca dell'informazione su Web) ad un principio di potenza, la pragmatica creativa rivoluziona questo stato delle cose generando T.A.Z. di autonomia temporanea di forte impatto immaginativo176. La pragmatica creativa non si attua pero' soltanto nel caso dell'inserimento di informazione in Rete, e dunque non si esaurisce nella creazione originale di acronimi - siti - contenuti dalle connotazioni "free" e dai magici immaginari collettivi. Il percorso "rivoluzionario" di questa pratica si rivela anche nell'information retrieval poiche' nelle sue linee guida di liberta' espressiva indica la via per una ricerca libertaria ed autogestita dell'informazione. In particolare suggerisce quello che Lyotard gia' defini' "l'uso raffinato del gioco linguistico interrogativo": l'interrogazione creativa. Per aggirare i rischi di tecnocontrollo bisogna imparare ad indirizzare le domande, formulandole in modo tale da non finire nelle subdole maglie del ranking. "La domanda piu' o meno che bisogna porsi nell'ambito di questa propedeutica non e' piu': e' vero? ma: a che cosa serve? Nel contesto della mercificazione del sapere, tale domanda significa nella maggior parte dei casi: si puo' vendere? E, nel contesto dell'incremento di potenza: e' efficace?". Per evitare le "politiche di seduzione" bisogna imparare a gestire i propri percorsi informativi nella maniera piu' critica ed aperta possibile giocando con l'immaginazione che permette di compiere nuove mosse e di mutare le regole del gioco, ricorrendo all'astuzia di Ulisse e il Cavallo di Troia - la mossa che, come una hacker art, ha spiazzato gli avversari dopo dieci anni di un tanto massiccio quanto inutile assedio ai troiani... 123 La bibliografia essenziale e' pressoche' inesistente. Anche in rete, rivolgendoci a forum e newsgroup, i risultati di indagine documentativa sono stati scarsi; ci sono studi e ricerche in merito, che focalizzano soprattutto la questione tecnica e scientifica, di carattere prevalentemente universitario e sperimentale. 124 Luis J. Prieto introduce per primo il concetto di pertinenza in campo semiologico, trattandogli aspetti della fonologia, che viene poi esteso nelle analisi linguistiche. V. Prieto J. Luis, Pertinenza e pratica, Feltrinelli, Milano 1976 125 Questo fatto ricorda il principio di indeterminazione di Heisenberg alla base della fisica quantistica secondo il quale la ricerca della precisione si scontra non con un limite tecnologico (l'inefficienza delle strumentazioni) ma costituisce un limite interno alla natura della materia: l'incertezza delle misurazioni, invece che diminuire all'aumentare della precisione, aumenta con essa. (I. Prigogine) 126 Questa non e' una cosa nuova, come ci ricorda de Saussure: "dato che una parola puo' esprimere idee piuttosto diverse senza che la sua identita' sia seriamente compromessa (cfr. 'adottare una moda' e 'adottare un bambino' , 'il fiore del melo' e 'il fiore della nobilta'' ecc.). Il meccanismo linguistico ruota tutto intero su identita' e differenze, queste non essendo altro che la controparte di quelle", De SaussureF., Corso di linguistica generale, Laterza, Bari1967, p. 132. 127 Information Retrieval (IR), recupero delle informazioni. Tutti quei sistemi ed operazioni che permettono di ricercare, consultare online, scaricare sul proprio hard disk le informazioni presenti in rete. Si puo' recuperare le informazioni accedendo ai tre principali modelli di gestori elettronici: data base (banche dati), file server (raccolta di file in specifici nodi della rete, chiamati server), servizi informativi integrati (unico servizio che offre funzionalita' diverse: posta elettronica, accesso a chat, newsgroup, data base e file server. 128 Universita' e istituti di ricercatipo Stanford, Waseda, Northwester, MIT. 129 La logica Fuzzy e' una branchia della matematicainventata nel 1965 dal Dr. Lotfi Zadeh. La logica fuzzy permette di esprimere il valore di una variabile con termini appartenenti al linguaggio umano e quindi e' possibile intenderela realta' in modo alternativo: non esistono soltanto il vero o il falso, il caldoe il freddo,ma vi e' anche una verita' di mezzo, una verita' "sfumata" e un livello di temperatura intermedio, il tiepido. 130 Al momento uno dei motori ufficiale esistente che offre un "dialogo" piu' naturale , ininglese, con l'utente e' ASK JEEVES, www.askjeeves.com. Esso pesca le risposte sia nel proprio database che in quelli di Altavista, Excite, Lycos, WebCrawlere Infoseek. 131 Le metodologie principali per accedere alle informazioni sono: i Data Base Management Systeme il Full Text Retrieval. La prima viene utilizzata per il recupero dell'informazione di natura gia' strutturata, tipo record e field, dove le relazioni all'interno del testo sono stabilite a priori. Un esempio sono le tabelle che vengono usate per la classificazione di dati aziendali, anagrafici, ecc. Il Full Text Retrieval lavorando sul testo non organizzato comporta operazioni piu' complesse ed articolate, con il risultato di ritrovare termini e frasi esatte di un testo che e' inserito dentro un vasto data base come potrebbe essere un'enciclopedia digitale. 132 Il padre delle attuali procedure di indicizzazione e' lo SMART system. La prima versione fu costruita tra il 1968 e il 1970 da Gerard Salton. Per approfondimenti e' possibile consultare il materiale e scaricare gratuitamente l'ultima versione di SMART all'indirizzo: ftp://ftp.cs.cornell.edu/pub/smart; il testo di riferimento principale e': G. Salton, The SMART Retrieval System: Experiments in Automatic Document Processing, New Jersey, Prentice-Hall, 1971. 133 Il "comando" da inserire nel form e' art*. 134 Un linguaggio che non puo' essere progettato non solo per i limiti intrinseci ad ogni formalismo (vedi note successive, teorema di Gödel), ma soprattutto perche' e' impossibile tradurre un lingua in un'altra dal momento che "la grammatica di ogni lingua non e' semplicemente un sistema di riproduzione per esprimere idee, ma e' una cosmologia - un sistema che plasma direttamente le idee, fornisce un programma e una guida per l'attivita' mentale dell'individuo, per la sua analisi di impressioni, per la sua sintesi delle sue risorse mentali" (Whorff, Language, Thought and Reality, Mit Press, 1956, p. 121). 135 B. Kosko, Il "fuzzy pensiero", Baldini & Castoldi. 136 Ludwig Wittgenstein ha analizzato dal punto di vista logico-matematico i "giochi di linguaggio" nel Tractatus Logico-Philosophicus (Einaudi, 1964). Una riflessione su questo tema e' stata rielaborata da Gregory Bateson nella Teoria dei giochi e della fantasia (Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 1972, p. 218). 137 Wittgenstein, Ricerche Filosofiche, Einaudi, Torino 1967, §18. 138 ibidem 139 Come nel paradosso del sorite la citta' linguistica di Wittgenstein puo' infatti essere sottoposta alla seguente domanda: "E quante case o strade ci vogliono perche' cominci ad essere una citta'?"; Lyotard afferma che nella disseminazione dei giochi linguistici in cui ormai paiono dissolversi i saperi - ognuno governato da regole differenti - non esiste nessun metalinguaggio tale da determinarne in modo univoco e lineare il campo di definizione. 140 Lyotard, p. 46, ibidem. 141 Luciano Pacagnella, ibidem. 142 Abbiamo scelto la dicotomia riformismo/rivoluzionario riferita a queste due vie di progresso dei saperi come citazione del Congresso della II internazionale socialista dove si consumo' la scissione fra il pensiero rivoluzionario di Marx e il riformismo di Berstein. 143 Una pratica simile s'ispira a un atteggiamento libertario svincolato dalle costrizioni fisiche, emotive, sociologiche e storiche di giochi che sono invece governati da regole ferree, in quanto non c'e' nulla di pre-ordinato e"il comandante di ieri puo' diventare un subordinato di domani" (Bakunin, Oevres, vol. II, p.297). 144 "La presa di coscienza del fatto che ragione e anti-ragione, senso e nonsense, intenzionalita' e caso, coscienza e inconscio, formano tutt'uno: questo fu il messaggio centrale del dadaismo" (Hans Richter in Dada, arte e antiarte, Mazzotta, 1966). 145 L'approccio sistemico, focalizzato sui paradigmi del chaos o della complessita', rappresenta infatti un radicale mutamento di pensiero dalle irriverenti e stimolanti implicazioni sia concettuali che pratiche. L'espressione "dadaismo epistemologico" si ispira invece al celebre slogan "anarchico" del filosofo eretico Feyerabend: "Anything Goes", che significa che "senza caos non c'e' conoscenza. Senza una frequente rinuncia ala ragione non c'e' progresso" (Paul K. Feyerabend in Contro il metodo, Feltrinelli, 1975, p. 146). Ritornando alla metafora politica precedente, questo passaggio all'anarchismo epistemologico e alla pratica caotica potrebbe essere paragonato alla espulsione di Bakunin (1814-1876) dalla I internazionale socialista,dopo il congresso de L'Aia del 1872: una via in contrapposizione a riformismo e marxismo. 146 Si tratta di un metalinguaggio formalmente universale ma non consistente riguardo alle negazioni, cioe' che ammette la formazione di paradossi linguistici. Il teorema di Gödel ha infatti stabilito nel sistema aritmetico l'esistenza di una proposizione che non puo' essere ne' dimostrata ne' confutata nell'ambito del sistema, vedi Lyothard, ibidem. T. Pynchon lo riassume in una tra le piu' brillanti e caustiche sintesi concettuali: "...la legge di Murphy... quando si e' pensato tutto, quando si e' certi che tutto funzionera', che non ci saranno sorprese... qualcosa sicuramente andra' storto", in Gravity's Rainbow (L'Arcobaleno della gravita', Rizzoli, p. 377). 147 Feyerabend ha trattato sotto molteplici punti di vista il tema dell'incommensurabilita' (ovvero, l'incapacita' di misurare i saperi con un'unica misura). Al complesso tema dell'incommensurabilita' diede anche un'interpretazione linguistica di grande suggestione. Semplificando, non e' possibile comparare i contenuti di teorie diverse perche' non e' possibile tradurne i contenuti. "I linguaggi non sono semplicemente strumenti per la descrizione di eventi, ma anche determinanti di eventi (fatti, situazioni) poiche' la loro grammatica contiene sempre una cosmologia (...) che influisce sul pensiero, sul comportamento, sulla percezione" (ibid., p. 185). 148 L'invito ad adottare una metodologia pluralistica -da pochi anni accolto nella Combinatorial Chemistrry, e in altre discipline scientifiche che non si uniformano ad un unico e vincolante paradigma ma aprono una porta in direzione dell'interdisciplinarieta'- e' uno dei capisaldi del pensiero di Feyerabend, o della lettura di Lyotard del postmoderno. "Abbiamo bisogno di un mondo di sogno al fine di scoprire i caratteri del mondo reale in cui pensiamo di vivere - e che in realta' potrebbe essere solo un altro mondo di sogno" (ibid., p. 28: ai confini con Philip Dick...) 149 Limite interno ai formalismi logico-matematici, e di conseguenza a tutti i formalismi informatici e linguaggi-macchina. 150 Protesi nel senso dato da McLuhan di estensioni corporee e sensoriali. 151 Lyotard, ibid., p. 38. 152 Questo paragone con alcune correnti dell'arte contemporanea non ha nessuna pretesa estetica, se non quella di esemplificare i concetti. 153 Ogni lingua ha un suo universo carsico di rapporti linguistici e classificazioni sotterranee che, per loro natura, vengono spesso solo "percepite piu' che comprese", e rimangono il piu' delle volte inconsapevoli. Whorff definisce queste sottili classificazioni "criptotipi", e cioe' "significati sommersi, sottili ed elusivi, non corrispondenti ad alcuna parola reale, ma funzionalmente importanti nella grammatica", come ad esempio il fonema del th inglese, la cui consolidata presenza nelle particelle dimostrative (the,, this, there, then) ha creato, a livello incoscio,una "pressione psichica contro l'accettazione del suono dolce th in parole nuove o immaginarie che non avessero un significato dimostrativo" ( Whorff, ibid., p. 76). Nei movimenti italiani degli anni '70 si consolido' un subliminale uso linguistico della K come fattore connotativo della scrittura militante extra-parlamentare, il cui significato era dato dal contrassegno foneticodella k (lettera peraltro inusuale nel contesto linguistico italiano) che faceva assumere a tale fonema precisi compiti semantici e non solo. 154 Nell'immaginario del cyberpunk e' innegabile la rivisitazione, per quanto eclettica ed originale, del situazionismo - reinterpretato alla luce dell'esperienza punk e della Xerox Art. A sua volta il movimento del '77, con tutto il suo bagaglio di slogan deturnanti, e' tuttora serbatoio inesauribile di idee (saccheggiate dal cannibalismo pubblicitario) e giochi linguistici di irrefrenabile carica surreale: "Lama non l'ama nessuno", coniato dagli Indiani Metropolitani, e' un esempio di sintesi creativa piu' folgorante di tanti manifesti politici. Rimandiamo per un approfondimento critico alla lettura di una storia orale del '77 Una sparatoria tranquilla, Odradek Edizioni. 155 Un'interessante interpretazione sul filo rosso di continuita' dei movimenti, sia politici sia artistici dell'ultimo secolo - da Duchamp all'hackmeeting - e' oggetto di studio da parte della sociologa Tatiana Bazzichelli (in "Simultaneita'" e in "Neural", 2000). 156 Si puo' assimilare al branching model, ma all'ancora piu' esplosivo e deflagrante modello della schizo-analisi delineato da Deleuze in Differenza e ripetizione. La schizofrenia e gli stati psicotici come esplorazione di un altrove linguistico e concettuale altamente creativo, sono anche al centro dell'opera di scienziati quali Stanislav Grof e Gregory Bateson. 157 Per una lettura completa dell'Internazionale Situazionista si rimanda all'opera completa Internazionale Situazionista 1958-69, Nautilus, Torino 1994. 158 Secondo invece il dissipazionismo di Ilya Prigogine (premio Nobel per la chimica del 1977) , i fenomeni irreversibili non si riducono affatto ad un aumento del "disordine molecolare", ma manifestano un ruolo costruttivo di vasti orizzonti. Una visione della termodinamica classica, come si e' studiata finora, e' concettualmente restrittiva e non e' applicabile a sistemi complessi. 159 Secondo il principio di Clausius, l'entropia e' infatti una forma di degradazione dell'energia e puo' solo aumentare, o tuttalpiu' rimanere costante: "l'universo e' condannato a evolversi in direzione della morte termica" (Ilya Prigogine, Le leggi del caos dove offre una reinterpretazione del secondo principio e una visione nuova del caos alla luce della sua scoperta delle "strutture dissipative"). Thomas Pynchon in Il lotto 49 (e/o edizioni, 1966) ha costruito su questo principio un allucinato ed esilarante personaggio, rivisitazione del fisico Clerck Maxwell e il suo diaveletto: "Mentre il Diavoletto se ne stava a dividere le molecole in calde e fredde, si supponeva che il sistema perdesse entropia. Ma la perdita in qualche modo era compensata dall'informazione che il Diavoletto riceveva via via sullo stato di quelle molecole. -La chiave e' la comunicazione- proruppe Nefastis..." (ibid., p. 106). 160 Secondo le regole del reverse-engineering. 161 Parafrasando le profetiche parole di Lyotard a proposito del sapere scientifico nel secolo della privatizzazione della ricerca. 162 Ovvero gli accordi tecnico-commerciali per cui si premia economicamente il sito che tramite banners appositi e' riuscito a dirottare parte dei suoi visitatori su un altro sito sul quale ha acquistato il prodotto pubblicizzato dai banners. 163 L'Ulisse di Dante nel canto XXVI dell'ultimo viaggio. 164 Atti di censura espliciti che si concludevano nei celebri roghi di libri proibiti. 165 Il loop in cui cade una tale logica di potenza e' forse uno dei rischi piu' inquietanti dell'attuale evolversi di queste pratiche. Quando infatti la pratica diventa legge (nel caso dei motori, il consolidamento del ranking effettuato in questi termini restrittivi di doorways e keywords pompate), viene falsato il percorso stesso della ricerca dell'informazione. 166 Stanislav Grof, psichiatra clinico, esperto di terapia psichedelica e inventore della "respirazione olotropica", in "The Cosmic Game" ha esplorato le intuizioni provenienti dagli stati non ordinari di coscienza, giungendo a formulare un quadro filosofico di tipo sistemico in cui si integrano gli sviluppi esperienziali di evoluzione della coscienza con le teorie della complessita' (in "Altrove", n. 7, Nautilus, 2000). 167 Non si trattava infatti di una banale formula commerciale come invece e' avvenuto in Italia con la finta formula dell'"Internet Gratis" che si risolve invece in uno fidelizzazione commerciale dell'utenza finale costretta oltretutto a pagare in termini di perdita non solo della privacy ma anche di risorse economiche per la connettivita'. 168 Sito ospitato su ecn.org sull'accessibilita' dell'informazione. 169 www.xs4all.nl 170 www.ecn.org 171 L'idea di Tommaso Tozzi era quella di creare "operazioni subliminali" per espandere "virus informativi" in opposizione al sistema ufficiale della cultura e della comunicazione di massa. "Hacker Art come sviluppo parallelo a ogni tipo di guerriglia clandestina. Hacker Art come definizione di una soglia entro cui l'operazione virtuale e l'operazione reale si scambiano indistintamente i ruoli mantenendo stabile la gestione e lo scopo dell'atto trasgressivo" (in Opposizioni '80, edizioni Amen, 1991, p. 283). 172 Come in Mc Luhan da L'Oeil a L'Oreil avviene uno spostamento dal significato di visibilita' a quello di orecchiabilita'. 173 In una carrellata di sperimentazioni linguistiche che piu' hanno plasmato l'ultimo secolo, non puo' mancare l'autore di "Alice nel paese delle meraviglie", il quale in ogni sua opera letteraria o di logica ha affrontato il complesso tema dei paradossi logici. Il movimento della controcultura ha sempre reso omaggio a questo onirico scrittore d'avanguardia. 174 Ma e' doveroso citare anche il contributo di autori quali Rimbaud, Orwell, A. Huxley, P. Dick, Vonnegut, W. Gibson, N. Stephenson, R. Quenau, I. Calvino, G. Perec, Don DeLillo, N. Balestrini, i testi dei CCCP, e lo sperimentalismo musicale degli Einsturzende Neubauten, e DVA... Ma un capitolo a parte di interesse linguistico dovrebbe essere ricoperto dallo studio dello sperimentalismo chimico-psichedelico degli anni '60. Il nome della Dietilamide dell'acido lisergico, il cui acronimo e' L.S.D., ha battezzato un'epoca. L.S.D., psylocina, MDMA, THC, ayahuasca, ibogaina, ecc. - insieme a tecniche come il biofeedback o la vasca di isolamento sensoriale - hanno fatto da laboratorio per tutte le sperimentazioni emozionali e psicosomatiche che hanno dato un forte impulso innovativo nel campo conoscitivo e linguistico. 175 La vicenda di etoy www.etoy.com e' emblematica ed e' stata oggetto di un approfondito articolo in "Neural" (2000). etoy: corporation di sette artisti austriaci, svizzeri e inglesi nata nel 1994. Esponente del "digital hijack", meccanismo per mettere in trappola il navigatore dirottandolo per mezzo di un indirizzamento forzato all'interno del Web. V. Nico Piro (a cura di), Cyberterrorismo. Come si organizza un rapimento virtuale, Castelvecchi, Roma 1998. 176 Da citare il Luther Blisset Project, e le esperienze di Tactical Media Crew (www.tmcrew.org) ed ECN (European Counter Network)in generale i cui contributi ad un approccio linguistico comunicativo nuovo sono da anni sotto gli occhi di tutti.