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COMUNICATO STAMPA


Bologna, 22.11.2001


“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili […]” (Costituzione della Repubblica Italiana, Art. 15)


Chi ha violato la nostra Costituzione a Genova pensa di poter continuare a farlo impunemente.


Una busta contenente una videocassetta prodotta da Indymedia sui fatti del G8 di luglio, che sta circolando da mesi, spedita da Bologna a Ferrara, e che avrebbe dovuto essere proiettata pubblicamente domani sera, è stata aperta.
Qualcuno ha parzialmente distrutto la videocassetta e vi ha tracciato sopra una croce celtica, rendendo manifesta la matrice fascista e intimidatoria del gesto.


Il gesto è ancora più grave per il fatto che la busta è stata spedita da privato cittadino a privato cittadino, e non riportava alcuna palese indicazione del contenuto né simboli di associazioni o partiti politici.


Questo vuol dire che esistono lunghe liste nere in cui figurano nomi di studenti universitari che fanno politica nelle proprie facoltà? Oppure tutta la corrispondenza di questo Paese rischia di passare nelle mani di qualcuno che non resiste alla tentazione di imbrattarla con simboli fascisti?


Chi ha compiuto questi gesti non pensi di intimidirci in alcun modo; oggi abbiamo avuto l’ulteriore conferma che i diritti e la democrazia nel nostro Paese sono più a rischio che mai.
Ci rivolgiamo alle istituzioni, polizia e magistratura, che ci dovrebbero tutelare, perché identifichino al più presto l’autore del gesto e dimostrino di non essere conniventi con la violazione sistematica delle nostre libertà costituzionali.


Gli studenti e le studentesse dello
Spazio Sociale Studentesco
di via Belmeloro

 


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