Copyright sui
messaggi echomail?
di Tommaso Tozzi
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PERSMAIL
Msg : 11 di 11 - 7
Da : Tommaso Tozzi
Mer 30 Ago 95 19:53
A : Vertigo
Sogg : Copyright sui messaggi echomail?
Ciao Vertigo!
Il copyright e’ "di fatto" un limite. Non puoi pensare che l’evitare lo sfruttamento commerciale delle idee sia la sola conseguenza del copyright. Il copyright impedisce la distribuzione delle idee anche per la semplice comunicazione o volonta’ di accrescimento dei saperi personali o collettivi. Il copyright e’ una tassa sul sapere. Se sei uno studente benemerito hai accesso a borse di studio che ti permettono di essere pagato per leggere libri a disposizione nelle bibioteche o per ascoltare lezioni che ripetono i saperi di altri. Se sei un ricercatore sei pagato per accrescere i tuoi saperi, dunque hai a disposizione libri o i soldi per comprarli, hai accesso a ricerche che talvolta non sono rese pubbliche. Ma facciamo il caso italiano delle scuole e universita’ statali. I soldi che vanno a finire nello stipendio dei ricercatori sono soldi dello stato, soldi nostri. Lui e’ pagato dallo stato per "produrre" idee. Poi cosa accade, che il ricercatore x ha una bella pensata e pensa bene di mettervi il copyright. Non viene considerato che tale bella pensata e’ una conseguenza dei soldi investiti su tale personaggio dallo stato. Non viene considerato che il sapere, in generale, dovrebbe essere di pubblico dominio. E le belle pensate di conseguenza.
L’attuale sistema di copyright significa come conseguenza: - una tassa sul sapere - un controllo e un tentativo di circoscrivere la cultura secondo schemi di pensiero. Infatti la cultura del libro da qualche secolo ad ora e’ la cultura della classificazione, dell’archiviazione, della costruzione di un patrimonio culturale da cui l’individuo e’ separato.
Delle idee non si guarda la provenienza, la maturazione, gli stimoli o infine i fondi necessari alla loro produzione. Si guarda solo il marchio di fabbrica: l’autore.
La rete ha una logica di esistenza totalmente distante da tale meccanismo. La rete e’ di fatto scambio e produzione collettiva. Chi mette un messaggio non lo fa per garantirsi una proprieta’ sulla sua idea, ma per confrontarla con altri. La libera circolazione delle idee e soprattutto il loro distribuirsi "caoticamente" e casualmente nel mondo e’ la rete.
Il copyright (e quelli che cercano di costringere la comunicazione in rete alle sue regole) è esattamente ciò che coloro che hanno creato le prime bbs e inventato le attuali reti amatoriali non avrebbero mai voluto avere.
bye
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