CYBER RIGHTS

Collana facente parte della collana WEB DISC ed incentrata sul tema dei cyber-rights

Cyber-rights è anche una mailing-list linkata a molte aree echo-mail bbs e newsgroups internet. Redattore di cyber-rights è fERRYbYTE , del gruppo di lavoro sulla comunicazione Strano Network . Strano Network aderisce al progetto Isole nella Rete , al cui interno ci può trovare una sezione, Criptoribelli e autodifesa digitale , in cui è possibile trovare materiale informativo e software inerente il diritto alla comunicazione nello scenario di fine millennio.

PRIVACY E anonimato

 Tratto da: PRIVAC(I) - Gennaio 1997, Rapporto di Strano Network su

 

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2) NEL DOMINIO DEL POSSIBILE, BISOGNA SEMPRE ESSERE IN GRADO DI POTER ESPLETARE LE NOSTRE ATTIVITA' - ANCHE CIVICHE - SCEGLIENDO FRA UN SISTEMA DIGITALE ED UNO ANALOGICO. Ad esempio dovrei sempre poter scegliere fra pagare il pedaggio autostradale con gli anonimi spiccioli oppure con il comodo telepass che pero' registra in una banca dati i miei spostamenti. Questo tipo di diritto dovrebbe essere previsto anche nella nostra legislazione ma tuttora non e' stato mai ipotizzato in maniera strutturata.

 

3) BISOGNA SEMPRE SAPERE COSA POSSIAMO FARE E COSA COMPORTA ANCHE IN TERMINI DI SALVAGUARDIA O PERDITA DELLA PROPRIA ED ALTRUI PRIVACY. I fornitori di servizi digitali dovrebbero avere il dovere oltre al buon gusto di informare i propri utenti sulle capacita' monitorative dei propri servizi.

 

4) SEMPRE NEL DOMINIO DEL POSSIBILE, SE SCEGLIAMO DI RAPPORTARSI CON UN SISTEMA DIGITALE DOBBIAMO AVERE LA POSSIBILITA' (nota bene che quando parliamo di possibilita' intendiamo sia da un punto di vista di diritto politico-sociale-giuridico che in termini di sapere tecnico) DI POTERSI RAPPORTARE IN FORMA ANONIMA (p.e. le carte di credito usate per telefonare dalle "cabine" ed acquistate senza rilascio di dichiarazione d'identita') OPPURE USANDO DETERMINATE TECNICHE (p.e. i remailers anonimi ed i sistemi di crittografia a chiave pubblica come il pgp usato in rete) CHE ABBASSANO IL GRADO DI IDENTITA' E LEGGIBILITA' DEI MESSAGGI DI CORRISPONDENZA PRIVATA. Nello specifico degli anonymous remailer e per smentire la teoria che vuole le tecnologie digitali intrensicamente dalla parte dei "criminali" e' necessario fare almeno due considerazioni: a) e' il caso di questi giorni che proprio grazie alla pubblicizzazione in Internet di un proprio servizio a pagamento alcuni pedofili che offrivano bambini da seviziare (almeno cosi' ha detto il TG1) sono stati scoperti da un giornalista che li ha denunciati alla Polizia dopo una rapida ricerca-accettazione della offerta di servizio in rete. Questo episodio dimostra - se mai ne fosse necessario - che chi offre qualunque servizio pubblicamente in rete si espone sicuramente ad essere facilmente monitorato e rintracciato e per cui coloro (polizie ecc.) che hanno interesse a ricercare questi soggetti non dovrebbero che essere contenti che tali soggetti si rapportano alla rete...

b) gli anonynomous remailer servono principalmente a mandare dei contributi in rete in ambiti pubblici (mailing-list ecc.) o privati (a singole caselle postali) propri contributi personali senza voler apparire ma non consentono di poter risalire al mittente in nessun modo per cui, nello specifico, gli anonymous remailers possono essere usati da soggetti "in andata" e basta e quindi per comunicazioni unidirezionali e sicuramente non per instaurare scambi bi-direzionali di comunicazione fra chicchessia (criminali compresi). Quelli che infatti consentono comunicazioni bi-direzionali in anonimato conservano comunque il "collegamento" fra identita' vera e identita' anonima (per poter girare i messaggi) e quindi la loro affidabilita' e' direttamente proporzionale al sistema di gestione e al personale di gestione del remailer stesso. Bisogna inoltre considerare che in alcuni casi particolari conservare l'anonimato in Rete puo' essere una questione di sopravvivenza (perseguitati politici), oppure necessaria (sieropositivi, donne violentate, tossicodipendenti, omosessuali ed altre categorie di esseri umani che per svariati motivi hanno il legittimo desiderio di partecipare a discussioni in Rete senza essere identificate/i) e comunque e' un'opzione che in ogni caso mette al riparo da essere schedate/i da servizi commerciali o di controllo. D'altra parte la legittimita' dell'anonimato in rete e' stata ribadita negli USA *addirittura* dai giudici federali che si sono pronunciati recentemente contro il Communication Decency Act (le parole testuali, estratte dalla sentenza, sono le seguenti: "Anonymity is important to Internet users who seek to access sensitive information, such as users of the Critical Path AIDS Project's Web site, the users, particularly gay youth, of Queer Resources Directory, and users of Stop Prisoner Rape"). PER TUTTE QUESTE RAGIONI SIAMO FAVOREVOLI ALLA PROPOSTA DI INSTALLARE UN ANONYMOUS REMAILER ALL'INTERNO DEL PROGETTO ISOLE NELLA RETE.

 

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ALLEGATI) Avremmo potuto allegare a questo documento un'infinita' di documenti tecnici e giuridici. Preferiamo indicare due indirizzi telematici

www.ecn.org/crypto

strano.net/town/crights

ovvero gli unici due siti Internet in cui vi e' un approfondimento ed un aggiornamento in italiano dei temi sviluppati nel presente documento.

 

gruppo di lavoro sulla comunicazione sTRANOnETWORK

strano.network@vtt.dada.it