CANDIDA: LA TELEVISIONE ELETTRODOMESTICA



"La televisione si può fare in casa con gli strumenti di uso quotidiano - tecnologia televisiva di scarto feticizzata - volevate il pop? - ecco il pop - se l'etere è gerarchico noi vogliamo sovvertirlo - slabbrarne le maglie che lo chiudono - renderlo uno spazio accessibile - se la televisione è pop allora deve esserci un modo di sovvertirla sottilmente - infestarla - creare azioni - televisione oltre la televisione - strumento di transizione nelle infinite codifiche della realtà…"

Candida è una televisione elettrodomestica, un organismo collettivo mutante nato dal desiderio di diverse entità legate dall’idea che la tecnologia è fatta per metterci le mani sopra e che bastano pochi mezzi per invadere e scombinare i detriti dello spettacolo sociale.

Candida è il frutto dell’esperienza di un gruppo di persone che da alcuni anni lavorano autonomamente sul video e sulla Rete, utilizzandoli in forma sovversiva all’interno di rave, liveset, feste nei CSOA (come OFF, l’Overdose Fiction Festival che si tiene ogni anno in estate al Forte Prenestino di Roma).

"Ad un certo punto ci siamo chiesti - non sarà forse il momento di cercare di occupare l’etere? - o comunque di ricavare uno spazio che sia soltanto nostro – uno spazio indipendente autonomo libero – nell’etere e in tutti gli altri media? – con la radio questo già esiste…perché allora non provare con il video?"

Candida inizia a trasmettere il 18 dicembre 1999 su Teleambiente, un’emittente televisiva del Lazio, dando il via ad un ciclo di puntate per nove settimane ogni sabato alle 20 e 45.

In realtà, già nel giugno ‘99 vi erano state due trasmissioni pilota, in occasione di OFF al Forte Prenestino, in seguito all’interesse di quest’emittente televisiva per l’Overdose Fiction Festival. Le puntate furono una diretta dallo studio con contributi provenienti dal Forte in microdifferita.

"Quello che riteniamo importante è l’attitudine e la sensibilità che abbiamo nel fare le cose - è un’attitudine libertaria - tesa all’interazione - tesa all’emersione del sommerso - all’uso della parola e del linguaggio che dica qualunque tipo di cosa - che non neghi niente di quella che è la realtà che vive - è una chiarezza di intenti - di desideri - una non paura di dire quello che si vive o quello che sentiamo."

Il palinsesto di Candida ha toccato diversi argomenti: una rubrica medico-chirurgica di ibridazione suburbana, modificazioni corporee e psiconavigazione; un osservatorio sulla detenzione e sul carcere; spazi informativi e di approfondimento socioeconomico; reading di poesia impossibile; tagli musicali sotterranei (punk-core, techno, easy-pop); cucina cronica alternativa e antiproibizionista; sessualità organica e inorgasmica, oscena e totalizzante, mai naturale sebbene biologica; un osservatorio sul Giubileo per sondare luoghi e personaggi del santo anno duemila, appoggiando la campagna per la beatificazione di Antonin Artaud….

Candida non agisce soltanto via etere: può essere considerata un’entità transmediale poiché è presente anche nel Web con un sito Internet (http://candida.kyuzz.org) in cui è possibile visionare le rubriche delle prime cinque puntate attraverso lo streaming, esiste una mailing list, un indirizzo e-mail (candida@kyuzz.org), si organizzano spettacoli dal vivo, feste e liveset.

"Riteniamo che non ci sia un media più importante degli altri o a cui vada data più attenzione - vanno tutti attraversati per portare i propri contenuti - per portare quelle infezioni che candida ha interesse a diffondere attorno a sé il più possibile - per toccare le utenze e le interazioni più svariate - è importante riuscire a trasformare la propria espressione intersecandola e ibridandola con ognuno dei diversi mezzi di comunicazione."

Candida prolifera quindi attraverso diversi media, cercando di sfruttare al meglio le possibilità integrative che la Rete offre e il fatto che, attraverso questo mezzo, è possibile costruire autonomamente un proprio percorso visivo, veicolando contenuti e stili di vita senza compromessi.

" Ci interessa trovare un mezzo di diffusione immediato - non proprietario - non costoso - che ci consenta di mandare i nostri lavori via Rete - utilizzando le peculiarità della Rete - l’interattività - l’immediatezza - la possibilità di raggiungere rapidamente ogni posto del mondo - vogliamo sviluppare dei programmi o dei materiali video che siano il più usufruibili possibile."

Ciò che lega le entità che popolano Candida non è quindi unicamente il saper lavorare sull’uno o sull’altro media, ma l’idea che anche con pochi mezzi è possibile trasmettere un’attitudine, il fatto che non esistono media interattivi o media "passivi", ma che il tutto dipende da come vengono usati e dalla possibilità di collettivizzarne la fruizione.

"Noi non vogliamo emulare i grandi show nazionali - ma creare un interscambio attraverso dei nodi - delle situazioni umane - che decidano di comunicare attraverso le immagini - puntiamo ad un abbassamento dell’unicità del mezzo - all’avvicinamento verso la realtà quotidiana - senza che nelle trasmissioni ci sia bisogno che accada veramente qualcosa di grosso - che ci sia un evento con la e maiuscola."

Candida vuole essere una televisione comunitaria, dimostrare che "farsi la propria televisione" è possibile, contribuendo a tessere quel filo rosso di esperienze che ha legato le prime sperimentazioni a circuito chiuso negli anni settanta, o l’attività della Nitro TV in Olanda (che ha realizzato per due anni una trasmissione autoprodotta di due ore settimanali su tv via cavo) o quella della Minimal TV del gruppo Quinta Parete (messa in scena in vari quartieri cittadini e nell’hackmeeting del ‘98 al CPA di Firenze Sud).

"Oggi esistono dei nodi di produzione che hanno soffocato la vitalità della sperimentazione - ma con le nuove tecnologie gli individui possono organizzarsi autonomamente – cominciare a produrre in proprio - le persone dotandosi di alcuni strumenti a basso costo possono organizzarsi - avere maggiore impatto sul pubblico rispetto ad una fanzine fotocopiata in 50 copie – noi stiamo cercando di rinforzare questa attitudine - inventarsi la tv in forma collettiva"

Questo è solo un frame del flusso di Candida, la televisione elettrodomestica transmediatica e mutante…

"…Se ogni cosa nominata è cosa morta

Se c'è una verità nascosta nel delirio

La potenza delle immagini mi lascia indietro..."

N.B. Ringrazio i Candidi per avermi dato preziose informazioni sul loro lavoro…non li nomino per non farli morire…:-)