AUGURI E FIGLIE FEMMINE!! E/O MASCHI...
... La famiglia: noi ci siamo nell'alternativa, e la dobbiamo praticare concretamente, certo, è una famiglia differente...
... il recupero della famiglia è anche una risposta alla crisi dello stato sociale; i ruoli familiari non sono una libera scelta, sono imposti dalla cultura e dalla società, chi non sceglie sta male: non sta né in un ruolo né in un altro
... sessismo e discriminazione esistono ancora altrimenti non si capirebbe perché a certi livelli ci sono solo maschi...
... i figli si fanno in due: anche le donne del nostro giro, quindi, hanno ricreato famiglie più o meno tradizionali...
... perciò poi le cose succedono senza pensarci. Finiti gli anni del brivido, dell'esplosione dove poi tutti sono tornati a fare i grandi, a un certo punto è finita l'ora di fare i ragazzini, di giocare a essere diversi, a essere più belli degli altri. Ognuno si è rinchiuso nelle sue poche amicizie e si è fatto la sua vita. Io mi son fatto la mia. Non so ancora oggi se sono stato coraggioso o poco coraggioso, nel senso che io ho affrontato un rapporto normale, normalissimo, con una donna che aveva già una bambina e ho scelto di fare la mia vita con lei. Questo per una questione di sicurezza affettiva, che poi, alla fine, quando hai una sicurezza affettiva sei libero di fare tante altre cose, ti dà una tranquillità interiore per affrontare tante altre cose...
... Io sono convinta che i bisogni che tu hai sono quelli che ti fanno scegliere le cose. Se hai un bisogno di autonomia, per esempio, magari più difficilmente, per le scelte che fai nella vita, ti trovi a costruire un rapporto di coppia. Io non ho le idee chiare sulla storia mia personale perché non è facile, però, la mia crescita è avvenuta molto andando in giro all'estero, facendomi periodi da sola, sfangandomela anche in situazioni difficili, in cui dovevo cavarmela da sola io,... probabilmente se avessi avuto una situazione di coppia non avrei fatto quelle scelte lì perché o uno o l'altro, cioè non è che tu possa fare tutto.
... io ho fatto esperienza di vita in comune e collettiva. Oggi mi ritrovo all'interno di una famiglia, ma perché ho una figlia, e sul problema dei figli è dura. Ho delle idee alternative di come si potrebbe fare, ma bisognerà vedere, anche perché un gagno ha bisogno di non trovarsi completamente stronato e quindi ci vado più cauta, oggi, a sperimentare, perché non lo faccio più solo sulla mia pelle. Anch'io avevo fatto un progetto di vita collettiva (risanamento del borgo vecchio di Avigliana con una comunità di reinserimento per minori) e sono dell'idea che il superamento della famiglia si fa solo in questi termini di progetti concreti. Fra la scelta di stare da sola con mia figlia e la famiglia, ho scelto la famiglia allargata: vivo con la famiglia del mio fidanzato. Questo tipo di famiglia, con i nonni, garantisce la donna non solo economicamente, ma anche sull'aiuto quotidiano per tutta una serie di cose...
... io adesso vivo da sola da più di dieci anni, per scelta rifiuto fortemente l'idea di famiglia ed una non la voglio proprio creare. La convivenza di coppia non m'interessa e mi piacerebbe provare qualcosa di diverso, che non sia la famiglia e nemmeno però lo stare soli: una volta c'era l'idea di un caseggiato dove le persone potessero vivere da sole, ma con degli spazi in comune...
... La condivisione della crescita di un figlio deve essere praticata: è vero che io ho le tette per allattare, ma questo non può durare sette anni; accompagnando un figlio alla materna ci trovi il novanta per cento di mamme e ogni tanto un padre. Quindi i ruoli restano ancora molto chiari e divisi. Una gravidanza non può durare dieci anni
... oggi non si può parlare di un solo femminismo, perché ci sono delle differenze enormi: io, ad esempio, non credo che si possa definire la donna a partire dalla fisicità e dalla differenza biologica; altre donne sono convinte di questo (diversità uguale meno competizione, meno guerra, eccetera). Io non credo che sia giusto pensare che una certa conformazione fisica debba significare avere più o meno potere: questa è la base perché si possano avere pari diritti e opportunità.