Date: Sun, 19 Oct 1997 13:19:16 +0100
To: Giacomo Verde <gverde@tvol.it>
From: Tommaso Tozzi <T.Tozzi@ecn.org>
Subject: Re: Tozzi rinuncia ai soldi del Premio Nazionale Arti Visive "Città di Gallarate" Cc:
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>In un contesto come la galleria il feticcio puo' essere un buon "cavallo di troia" anche per farsi capire da chi e' lontano da "esperienze" di comunicazione elettronica e sociale.
>Il rito, la presenza fisica, il momento "celebrativo" anche se puo' sembrare idiota e retorico e' comunque un atto psicofico che crea segnali altrimenti non realizzabili.
Direi che va distinto il momento 'pubblico' dal momento 'retorico' e 'celebrativo'. Credo che quello che intendi significhi:
usare pretesti (le mostre) in luoghi pubblici (la galleria) per trasmettere senso (probabilmente le idee sull'arte su cui come dici ci troviamo d'accordo).
Di fatto la mia presenza nel luogo rimane e lo fa con forme e linguaggi comprensibili alla maggior parte della popolazione (il comunicato). Cio' che non mi interessa e' costruirvi sopra un 'surplus' che va a gravare sulle spese pubbliche e quindi su ognuno di noi. Per retorico e celebrativo intendo di fatto ogni forma che per adeguarsi alla 'norma' artistica (di fatto alle richieste del mercato) deforma il proprio fare in un modo non neutrale ma che pesa sulle finanze pubbliche, oltreche' (nella maggioranza dei casi) rischia di darsi a un'interpretazione ambigua dei propri significati, perdendo nel fare ciò (o riequilibrando in modo eccessivo) la portata 'subliminale' della sua strategia.
>Piuttosto che devolvere i soldi alla Galleria io preferirei che fossero dati a Strano Net. per permettergli di sviluppare la loro attivita'.
Io mi auspico che chiunque faccia offerte libere e disinteressate all'associazione (ho fornito anche il numero di c/c postale in riguardo) come atto di stima e fiducia nel suo lavoro. Ma ciò non deve implicare una trasformazione del senso del lavoro dell'associazione.
>E se la galleria vuole un "feticcio" non vedo dove sia lo scandalo se poi sono intenzionati anche a sviluppare una centro di attivita' telematica. ;-))
Il problema è che se i 'luoghi' pubblici che promuovono il nostro lavoro lo fanno in modo deformato, è inutile ricevere soldi per produrre tale lavoro. In tal senso ritengo importante potenziare lo sviluppo di quelle parti del progetto della Galleria dove presumibilmente avverrà una presentazione non deformata del nostro lavoro, mentre bisogna lavorare (questo in fondo è una delle finalità primarie dell'esistenza di Strano Network) affinché ogni pratica non necessaria o deviante sia cessata e ne venga denunciati i limiti.
>io non rinuncio ai soldi del premio perche' se non mangio non posso portare avanti nessuna attivita' tantomeno alternativa ;-)))
no comment
San Francesco ;-)