To: ttozzi@ecn.org
From: Tommaso Tozzi <T.Tozzi@ecn.org>
Subject: Svolta nel caso Gallarate
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"Svolta nel caso Gallarate:
l'artista Tozzi decide di cambiare il destinatariodella sua donazione dei soldi del Premio Gallarate"
In parte per il fatto che a detta dell'organizzazioneil progetto di archivio di documentazione della Galleria Civica d'ArteModerna di Gallarate cui era rivolta la donazione di Tozzi non partirˆprima di almeno un anno. Dato che presumibilmente tale archvio giˆ prevedeuna postazione di accesso pubblico a Internet. In parte dunque per lavoraresull'esistente e il giˆ operativo. In parte per potenziare il tipo di operazioneartistica da lui iniziata con il comunicato di donazione, l'artista Tozziha deciso di modificarla nel seguente modo:
i soldi del premio saranno donati da Tozzia uno dei server che sarˆ riconosciuto come luogo che basa il proprio lavorosul garantire o facilitare l'esistenza di pratiche di tipo coevolutivoe mutuale. Convinto dell'artisticitˆ di tali pratiche Tozzi ribadisce contale proposta la necessitˆ di finanziare tutte quelle zone che ne garantiscanol'esistenza. Parte dell'"opera d'arte" in tal senso pu˜ diventare anchetale momento di finanziamento. La decisione di chi sarˆ il beneficiariodella donazione sarˆ presa 'collettivamente' attraverso un dibattito cheparte fin da questo primo messaggio all'interno della mailing-list "Arti-Party".Per iscriversi a tale mailing-list (e quindi partecipare a tale dibattito)* sufficiente mandare un messaggio a: arti-party-request@listserver.dada.it
con nel testo la parola JOIN oppure SUBSCRIBE
I vari comunicati, cos" come le riflessionietiche su questo modo di intendere l'arte e dunque ogni messaggio pubblicoche sarˆ inserito nella mailing list "arti-party" o in altre zone dellarete o di altri luoghi mediali verranno archiviati all'interno di un cd-romche verrˆ reso disponibile pubblicamente dal futuro "Archivio Documentativosull'arte e le nuove tecnologie digitali" in progetto da parte della CivicaGalleria d'Arte Moderna di Gallarate.
Come primo contributo a tale dibattito l'artistaTozzi propone di prendere in considerazione l'ipotesi di donare il Premio,consistente in £. 3.000.000 al server "Isole nella Rete" e quindialla:
Associazione Isole nella Rete
Via Crema 12, 20135, Milano
c/c postale n. 37140209
che gestisce tale server, affinche utilizzitali soldi per potenziare le possibilitˆ comunicative e documentative ditale server. Secondo l'opinione di Tozzi, Isole nella Rete attualmente* in Italia il sito pi* completo, seguito (circa 40.000 connessioni algiorno) e attento a documentare con testi, immagini e link le situazionipi* interessanti che portano avanti riflessioni etiche sulla telematica,sulle pratiche di coevoluzione mutuale, contro le barriere sociali e peril diritto alla comunicazione. In una delle pagine di presentazione delserver si legge:
"La nostra * un'impresa molto ambiziosa, malo * per produrre un bene collettivo, condivisibile e mutuale".
Per chiunque volesse visitare tale sito perfarsi un'opinione in riguardo lo pu˜ fare all'indirizzo: http://www.ecn.org/
Entro e non oltre il 15 novembre 1997 dovrˆ,attraverso la suddetta mailing-list, essere stato scelto il beneficiariodella donazione.
L'artista Tozzi invita chiunque a parteciapareal dibattito.
Il presente messaggio * stato spedito allaGalleria Civica d'Arte Moderna di Gallarate e viene distribuito all'entratadella medesima.
Robin Hood
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Quello che segue sono i precedenti comunicatidi Tozzi cui si rifarimento nel suddetto messaggio ----------------------------------------------------------------------------------
Comunicato realizzato da Tommaso Tozzi:
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Tozzi rinuncia ai soldi del Premio NazionaleArti Visive "Cittˆ di Gallarate".
In una mostra sull'immateriale non * necessarioesporre "oggetti" d'arte.
L'artista Tommaso Tozzi ha rinunciato a riceverei soldi del Premio Nazionale Arti Visive "Cittˆ di Gallarate" in quantoci˜ implicava il realizzare un "oggetto d'arte" per la mostra "Segnalid'opera - arte e digitale in Italia" che si svolgerˆ a partire da Domenica19 ottobre 1997 nella Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate:
Per Tozzi il documentare il lavoro artisticoche singoli o gruppi svolgono nelle reti telematiche non ha bisogno diun "surplus" estetico che si concretizza in una presenza oggettuale all'internodi una galleria d'arte. E' sufficiente (nel caso del suo lavoro svoltoinsieme al gruppo Strano Network) garantire l'esistenza di postazioni pubblicheche in modo 'permanente' (e non solo in occasione della mostra) diano achiunque la possibilitˆ di accedere gratuitamente a tali reti telematiche.In tal senso Tozzi ha deciso di non presentare alcun 'oggetto' artisticoall'interno della suddetta mostra, ma di realizzare come "operazione artistica"la donazione dei soldi del Premio alla Civica Galleria d'Arte Moderna diGallarate (luogo della suddetta esposizione) chiedendo che tali soldi venganoutilizzati per finanziare la realizzazione nella suddetta galleria di unastruttura informatica di accesso pubblico e gratuito a Internet che facciaparte del nascente archivio documentativo sul rapporto tra arte e nuovetecnologie digitali e multimediali. Per Tozzi l'opera d'arte si risolvein uno schema di relazioni tra persone, istituzioni, e cose che garantiscead ogni parte di coevolvere mutualmente, ovvero di trarre benefici dall'esserein connessione con altri. In tal senso l'oggetto d'arte se isolato e presodi per se * solo un feticcio dell'interattivitˆ, mentre tale interattivitˆ* garantita solo dall'esistenza di uno schema (e dunque anche di una struttura)che mette in relazione cose e persone in modo realmente libero e orizzontale.'Opera' e 'artistica' * dunque ogni attivitˆ svolta nel campo della scienza,della cultura, del volontariato e della pura e semplice vita quotidiana,che favorisca l'esistenza di comunitˆ virtuali e reali libere in cui ogniindividuo ha di fatto pari opportunitˆ di ogni altro. Poich* esistono giˆesempi di iniziative individuali o collettive nel sociale rivolte in taledirezione, il lavoro di Tozzi ribadisce la necessitˆ che tali entitˆ venganoconsiderate 'artistiche' e che il loro lavoro (in ci˜ intendendo una complessitˆinseparabile di azioni, relazioni, e materiali prodotti da tali entitˆ)sia considerato un'opera d'arte senza che nel fare ci˜ vengano realizzati'feticci' di opera all'interno di gallerie d'arte che implicano spese supplementarie non necessarie per le istituzioni che le organizzano. Ecco dunque cheil finanziamento di un lavoro artistico non deve essere il finanziamentodella realizzazione di un oggetto d'arte esposto in mostra, ma il finanziamentodiretto di ogni attivitˆ che si 'opera' nel senso descritto sopra (se dunquesi vuole finanziare il lavoro artistico di Tozzi, andrebbe finanziata direttamentel'attivitˆ che l'artista svolge insieme all'associazione culturale senzascopo di lucro Strano Network di realizzazione di un sito web che documentae porta avanti la difesa dei diritti dell'utente telematico, senza nelfare ci˜ chiedere all'artista di realizzare un 'surplus' estetico da esporrecome oggetto artistico, in quanto tale prassi quotidiana va giˆ essa consideratal'opera d'arte di Tozzi). Per tali motivi Tozzi preferisce non esporrealcun oggetto all'interno della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate,ma considerare suo lavoro artistico: la donazione dei soldi del Premioalla della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate affinche realizziuna struttura informatica che dia a chiunque pari opportunitˆ di accederein Internet. La convinzione di Tozzi * che come nel suo caso (attraversoil lavoro svolto con l'associazione culturale Strano Network), anche nelcaso degli altri artisti presenti in mostra, il vero lavoro artistico vengasvolto in altri ambiti e non si risolva in uno degli oggetti presentatiin mostra, ma nel 'senso' che le ricerche di tali artisti producono conla loro attivitˆ quotidiana. Che tale 'senso' non pu˜ essere espresso inun oggetto, ma pu˜ vivere solo nella prassi quotidiana all'interno dellaquale tale senso viene prodotto e messo in atto. Che il contesto 'artistico'della galleria e di ogni retorica 'estetico/celebrativa' connessa ad essadeforma e trasforma tale senso e lo sussume all'interno di una classe disignificati e valori che ne stravolge non solo il valore ma anche le potenzialitˆfattuali. Che dunque l'arte digitale, virtuale, evolutiva, etc. va cercatapi* nelle zone dove viene realizzato il software, viene distribuito, vengonocreate strutture che ne garantiscano la operativitˆ, che ne risolvono lequestioni etiche ad esso connesso, etc, in tali zone prese nella loro complessitˆe non va cercato dunque nel feticcio 'grafico' o 'grafico/interattivo'esposto in una galleria d'arte. L'unico modo affinche abbia un senso lavorarecon 'oggetti artistici' in una galleria d'arte * che tale struttura sitrasformi in una 'zona' operativa come pu˜ essere l'esempio del nascenteprogetto di archivio descritto sopra. Dunque va abbandonata definitivamentela separazione tra momento 'operativo' dell'arte e momento 'celebrativo'.Va abbandonata nel senso che debbono cessare di esistere luoghi e eventidell'arte che si riducono a momenti retorici della medesima e nel fareci˜ pesano sulle finanze collettive e va altres" potenziata una loro trasformazionein zone che realmente incidano nella costruzione di schemi di coevoluzionemutuale. Si deve smettere di realizzare mostre d'arte per realizzare alloro posto zone comunitarie artistiche.
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Di seguito il comunicato che l'artista Tozzipresenta come 'opera d'arte' all'interno della mostra mostra "Segnali d'opera- arte e digitale in Italia" che si svolgerˆ a partire da Domenica 19 ottobre1997 nella Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate:
www.dada.it/stranet/wd/
Avendo preso atto delle premesse teoriche delXIX Premio Gallarate, essendo pressoch* d'accordo sulla maggioranza deipunti espressi in tali premesse e comunque sulle tematiche nodali, datoche non ritengo coerente a tali premesse la presenza del mio lavoro artisticoin tale mostra nella forma attuale, dato che ritengo pi* coerente a talipremesse il potenziare la realizzazione di un archivio di documentazionepubblico sulle questioni enunciate (progetto che vedo nelle intenzionidella Galleria d'arte moderna di Gallarate) in modo che gli intenti teoriciabbiano una maggior possibilitˆ di essere diffusi, dato che ritengo lespese affrontate dalla struttura per l'aspetto 'celebrativo' del Premio(vedi, almeno nel mio caso, l'esposizione di un computer, il suo noleggio,la sua custodia, le spese dell'installazione, il pernottamento, il vitto,etc.) un elemento non necessario alla diffusione di tali intenti teoricied al favorire un processo che porti tali idee a tradursi in prassi quotidiana,dichiaro di modificare il mio progetto di opera trasformando il mio lavoroartistico nel seguente 'oggetto' d'arte:
- rinuncio ai soldi del Premio, oltrech* adogni spesa prevista per il mio viaggio, alloggio e vitto per devolverlialla struttura che si occuperˆ di realizzare l'archivio documentativo suddetto.- chiedo di restituire ogni oggetto richiesto per la realizzazione dellamia installazione in mostra al negozio che lo ha fornito, in tal modo recuperando,se possibile, parzialmente i soldi dell'eventuale noleggio o dell'eventualeacquisto per devolverli alla realizzazione del suddetto archivio. Nel casonon fosse stata prevista alcuna spesa per tali macchinari, chiedo che essisiano utilizzati da coloro che si occupano della realizzazione dell'archivioin questione per svolgere il lavoro ad esso inerente. - chiedo che il presentecomunicato venga fotocopiato e distribuito all'entrata della Galleria d'ArteModerna di Gallarate durante il periodo della mostra, in modo da garantireoltre alla spiegazione del lavoro artistico una visibilitˆ e promozionedel sito di Strano Network all'interno del quale il lavoro viene svolto:www.dada.it/stranet/wd/
- il progetto di realizzazione di pagine websul sito di Strano Network, progetto che andava ad arricchire i materialigiˆ presenti realizzati dall'Ass. Cult. Strano Network, sarˆ comunque realizzatoseguendo i criteri e le modalitˆ di lavoro dell'associazione. Se dunquesi ritiene che tali materiali abbiano un senso all'interno della rete ese ne vuole finanziare una loro produzione, chiunque pu˜ farlo effettuandouna donazione all'associazione per mezzo di un versamento sul c/c postalen. 11254505 di Firenze
intestato a "Associazione Strano Network",Via XXIV Maggio 14, 50129 Firenze In tal modo il finanziamento della realizzazionedi tali pagine web non avrˆ bisogno dell'alibi della realizzazione di un'operaall'interno della Galleria d'Arte Moderna di Gallarate e dunque delle spesesupplementari inerenti a tale aspetto del lavoro. In tal senso ribadiscol'"artisticitˆ" di tante ricerche e pratiche, nel campo della scienza,della cultura, del volontariato o della pura e semplice vita quotidiana,che favoriscono la scoperta o la semplice realizzabilitˆ di quei valorie intenti artistici che leggo nelle premesse teoriche della mostra, e nelfare ci˜ senza porsi come ricerche o pratiche "artistiche" esse stesse.- rinuncio alla realizzazione di un cd-rom che documenti le pagine webin questione e chiedo che vengano utilizzati parte dei soldi devoluti allarealizzazione dell'archivio suddetto per far si che in tale archivio vengagarantita l'esistenza di un punto di accesso pubblico gratuito a internetall'interno di suddetto archivio, in modo che da tale postazione sia possibileper tutti in modo permanente (e non solo in occasione della mostra) accederead internet e quindi anche al sito di Strano Network.
Di seguito espongo il progetto di realizzazionedelle pagine web cos" come * stato proposto al Premio Gallarate e un brevedocumento che ne teorizza e giustifica gli intenti. Infine, confermandoil rispetto e la stima dei presupposti teorici di ognuno dei personaggicoinvolti in questo XIX Premio Cittˆ di Gallarate, invito ogni artista,critico, curatore e istituzione a rivedere le modalitˆ operative con cuii propri intenti vengono messi in atto, valutarne le conseguenze e eventualmentemodificarne quegli aspetti che non rispecchiano coerentemente tali presuppostiteorici del lavoro, o comunque non li rispecchiano in modo completo. Indefinitiva invito tutti quanti a distinguere gli aspetti celebrativi daquelli operativi, nella direzione di un'eliminazione dei primi a favoredi un potenziamento degli ultimi.
Tommaso Tozzi
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Descrizione progetto: "Cotropia"
Il progetto "Cotropia" vuole creare o rafforzareattraverso l'uso delle reti telematiche una dinamica di "relazioni" cheproducano una forma di coevoluzione mutuale tra le parti coinvolte in talesistema di relazioni. L'opera pi* che in un singolo oggetto si smaterializzae si risolve nei rapporti, dinamiche, potenzialitˆ, comportamenti, immaginaricollettivi messi in atto non esclusivamente dalle azioni realizzate inoccasione della mostra, ma dai sistemi preesistenti o emergenti all'internodei quali le azioni in mostra vengono praticate fungendo da ulteriore flussocoevolutivo.
Il progetto prevede che la documentazione diazioni, eventi, informazioni realizzate individualmente o collettivamente,in Internet od off-line, sia riportata all'interno di uno spazio WEB gestitodall'Associazione Culturale "Strano Network":
www.dada.it/stranet/wd/
Tale sito si configura come una "EnciclopediaBiologica" le cui voci sono in continua coevoluzione. Un'enciclopedia indivenire i cui contenuti non si esauriscono nelle pagine web presenti intale sito, ma si estendono ai continui rimandi ipertestuali con altre zonedella rete, cos" come alle pratiche esterne a Internet le cui conseguenzeproducono contaminazioni con tali pagine web.
In tale sito sarˆ dunque riportata la documentazionedi:
- La partecipazione attiva a (ma anche la promozionedi nuove):
- mailing list
- newsgroup
- chat
- videoconferenze
- conferenze in reti amatoriali
attraverso cui proporre e avere risposta diquali siano gli elementi da selezionare all'interno di tale progetto. Intal senso i materiali che verranno raccolti saranno il frutto di una elaborazionecollettiva.
- La raccolta di informazioni tramite la reteInternet riguardanti elementi di interesse collettivo
- La raccolta di liste di e-mail di personaggi,gruppi o situazioni che promuovono la diffusione libera dei saperi on-lineo off-line
- La costruzione di pagine in formato HTMLinserite nella rete Internet all'interno dello spazio WEB di Strano Network(http://www.dada.it/stranet/) contenenti:
- Le informazioni descritte sopra
- liste di link con i luoghi dove si pu˜ visionarealtre informazioni dello stesso genere
- La promozione on-line e off-line di talipagine attraverso le pi* svariate forme della comunicazione di massa oltreche attraverso l'organizzazione di eventi quali:
- conferenze (reali o virtuali)
- seminari (reali o virtuali)
- performance (reali o virtuali)
- altri progetti di varia natura
- Inoltre * prevista l'organizzazione di corteitelematici o altre forme di protesta verso quei luoghi che vengano collettivamenteindicati come elementi di freno o di disturbo alla libera diffusione delsapere e della comunicazione.
Tommaso Tozzi
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Lifeware, coevoluzione mutuale e libero arbitrio
di Tommaso Tozzi
Nel '900 si * sviluppata la consapevolezzache la produzione di oggetti, idee o eventi, anche quando siano un attoindividuale, sono comunque: - una rielaborazione del patrimonio collettivoumano (un passo evolutivo) - artefatti dipendenti dalla struttura del contestoin cui sono prodotti Dovendo sintetizzare in modo generico, i recenti sviluppidella biologia evolutiva, forti delle scoperte negli ambiti disciplinaripi* svariati, sembrerebbero indicare una inseparabilitˆ dell'artefattodallo schema di relazioni entro cui si sviluppa. La direzione dell'artedel '900 ci porta alle soglie del 2000 in uno stato delle cose per cuil'opera (oggetto, idea o evento) non pu˜ essere pi* isolata in un artefattosimbolico o metaforico, ma 'vive' nella prassi coevolutiva che lega inscindibilmentesoggetti, oggetti, schemi e comportamenti in zone auto-organizzate e autogestiteche emergono spontaneamente. Si scopre che la singola cellula * proprietariadi un sistema neurale proprio (vedi le ricerche nel campo delle nanotecnologiedi S. Hameroff in "Ombre della mente" di R. Penrose, 1994) e di come allostesso tempo la cellula (eucariota) sia il risultato evolutivo di una simbiositra organismi differenti (vedi "Microcosmo" di L. Margulis, 1986). Comenelle recenti interfacce neurali l'immagine passa da "simbolo" a "modello"di un comportamento, allo stesso modo gli schemi di coevoluzione mutualesostituiscono le carenti e arrugginite potenzialitˆ comunicative' di unsistema dell'arte basato sull'oggetto o evento metaforico. Inoltre emergeun nuovo conflitto.
Da una parte l'apparato economico e industrialeche spaccia nelle nuove tecnologie (in particolare in quelle in cui ilconfine tra la macchina e l'organico tende a svanire) un'ipotetica capacitˆdi possedere (o essere tramite di) una coscienza consapevole (fallimentogiˆ verificato nelle ricerche sulla 'intelligenza artificiale' e che quellesulla 'vita artificiale' tengono prudentemente a distanza dalle propriefinalitˆ di ricerca). Un'ipotesi che crea uno stato psicologico di impotenzapassiva di fronte a un nuovo ipoteticamente in grado di creare rimozionie sostituzioni meccaniche della coscienza individuale. Dall'altra la rivendicazionedella propria autonomia individuale, del sostenere il diritto a (e contemporaneamentela consapevolezza della propria forza di) operare scelte individuali perrestare (coevolvendovi mutualmente, ovvero garantendo il beneficio proprioe altrui) all'interno dello schema o di sottrarsene. La consapevolezzache innesti biotecnologici o culturali sono strumenti pi* deboli (e comunquein grado di essere gestiti dal) del libero arbitrio individuale. La primaparte usa le tecnologie industriali insieme a quelle culturali per costruirescenari sociali in cui l'individuo assiste in contemplazione estatica,ma passiva, all'emergere del superorganismo e insieme ad esso di feticci,stereotipi e artefatti di super-individui per lui alieni ed alienanti.Al contrario la seconda pratica e costruisce attivamente zone di attrazionecollettiva, transita nelle nuove tecnologie rifiutando di essere costrettoin un'unica identitˆ o di servire da superstar o simbolo metaforico diun concetto nel sistema delle merci e dello spettacolo. Non serve pi* nell'artemostrare se stessi come opera, bens" diventa necessario o spontaneo l'operareper garantire la sopravvivenza dello schema che si * contribuito a faremergere e in cui si coevolve mutualmente. Lifeware non significa far diventarela vita un collage di protesi meccaniche o culturali, ma il difendere efar emergere il libero arbitrio e l'autonomia individuale come qualitˆprincipale della vita in un contesto evolutivo in cui il limite tra organicoed inorganico, culturale e biologico * di tipo esclusivamente etico e operativo.Un'etica comunitaria anzich* universale.