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Programma


Studio televisivo N5m

Dal 18 al 21 gennaio del 96 si è svolto ad Amsterdam e Rotterdam un importante incontro sulle possibilità future dei mezzi di comunicazione attualmente esistenti.Inutile dire che l'avanguardistica Olanda, simbolo e modello di democrazia per tutto il mondo, non si è smentita organizzando uno dei meeting più grandiosi, vari, completi e al passo con i tempi degli ultimi anni.Nei locali del Paradiso (vecchia chiesa nel centro della città diventato famoso per grandi concerti) e dell'adiacente De Bali (Bar-Ristorante-Teatro multisala etc..) si trovavano numerose installazioni multimediali d'arte, postazioni di visione materiale audiovisivo, numerosi computers on line via cavo, performers improvvisati. L'uso sfrenato della tecnologia è andato oltre ogni immaginazione e esigenza umana, anche la più impensabile ed inutile. Dovunque posavi lo sguardo arrivavano informazioni. Se per caso cercavi relax guardando la tv in una tranquilla casa di amici avresti beccato sicuramente i due o tre canali che trasmettevano 24 ore su 24 tutto il convegno in diretta dallo studio allestito ai piani alti del Paradiso, collegamenti globali tramite Picture Phone, video sperimentali, interviste ecc. Inoltre nel seminterrato della struttura c'era perfino una vera Radio Pirata inserita sulle frequenze olandesi.In questa situazione di caos totale, che comunque ben rappresentava l'attuale dispersione presente nella rete, iniziava il convegno vero e proprio che consisteva in una lunga serie di interventi di personaggi provenienti da nazioni ed esperienze diverse.I temi sui quali si è atricolato il dibattito erano essenzialmente quattro:

- Tactical Research Il fatto ormai noto che i media (televisione, radio, telefono e computer) sono uno strumento di potere e che usualmente c'è una tendenza al monopolio dell'informazione e di questi mezzi pone l'esigenza di una giusta contrapposizione usando con disinvoltura le nuove tecnologie per fare controinformazione.- Public Domain and AccessLa rete è uno strumento di comunicazione democratico e come tale il suo accesso deve essere libero, gratuito e facilmente accessibile a tutti. La riconfigurazione dei nostri rapporti con la comunità dovuti alla comparsa di nuvi strumenti tecnologici.- Metaphorical LanguagesLa questione della metafora non è astratta. L'interconnessione globale si sta avvicinando, quale lingua dovremmo usare. Il linguaggio metaforico corrente oppure la metafora biologica dei cyborg?- Net criticismOccorre uno sforzo comune per sviluppare un occhio critico circa i mezzi di comunicazione dell'era elettronica, una riflessione sulle continue evoluzioni della rete di cui sono partecipi filosofi, artisti, musicisti che si piazzano nel cuore della formazione delle idee nell'era dei media

La presenza italiana

Gran parte degli interventi di apertura sono stati incentrati sulla futura sorte del pianeta dopo l'impatto dell'era digitale, la nuova concezione del lavoro, l'accrescimento culturale individuale, il ciberspazio e le sue influenze sulla psiche, andando ben avanti nel tempo, quasi cercando di prevedere il futuro, cosa possibile ma che spesso si allontana enormemente dalla realtà e dalla situazione globale che è ben diversa dalla realtà dei paesi industrializzati (Europa occidentale, Stati Uniti e Giappone).Interessante l'intervento dell'austriaco Konrad Beker, artista, d.j., e teorico,(organizzatore del tecnoparty al Paradiso) incentrato soprattutto sul ruolo dell'arte e della musica nel progresso punti fondamentali nella fase di sperimentazione delle nuove possibilità comunicative.Colorita e brillate partecipazione di Graham Harwood e Mattew Fuller da Londra che pur spaziando nell'immaginario con un'installazione agghiacciante sulla memoria di particolari parti del corpo di alcuni pazienti dell'ospedale psichiatrico londinese, rimangono coerenti ribadendo che la funzione principale della rete è quella di veicolare le idee, anche le più assurde, le più folli, ma sempre materiale cerebrale su cui lavorare e progredire.

Peter Lamberton

Sicuramente gli interventi più attesi erano quelli di Peter Lamberton (Hakim Bey per i fans di T.A.Z. Shake ed.) e di John Perry Barlow (teorico della rete forse più famoso come paroliere dei Grateful Dead). Si é parlaro di Neurospace, di Cyberspace, di smart drug, di Virtual sex spaziando dal delirio all'allucinazione, dando briglia sciolta alla fantasia (buon materiale per della fiction). Nella rete possiamo facilmente trovare formule chimiche per prodursi facilmente le proprie droghe su misura, possiamo trovare tutto il materiale che più ci interessa su qualsiasi argomento ma la conoscenza senza l'azione rimane un vicolo cieco. Quindirimane chiara la differenza tra esperienza vissuta ed esperienza virtuale delle quali la prima è insostituibile ed indispensabile. Ciò ha sollevato anche polemiche da parte dei tecnoflippati che ostentando uno stupendo colorito latteo, conseguenza delle giornate spese davanti ai pixel del monitor, hanno fatto presente che se loro lo decidono sono liberi di impostare la loro sessualità, il loro lavoro, le loro relazioni sociali e tutta la loro vita in funzione delle macchine e della rete.(continua)Comunque la panoramica sulle varie realtà è stata veramente vasta, erano presenti rappresentanti del Chiapas, dell'ex Unione Sovietica, dell'India, dell'Australia ed addirittura dell'Africa.

Un momento del dibattito sulla situazione Italia.


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